Un disturbo del comportamento alimentare sconosciuto, ma estremamente pericoloso, che silenziosamente può provocare danni molto seri a chi ne soffre: è la diabumilia (dalla fusione di diabete e bulimia) e colpisce soprattutto adolescenti con diabete di tipo 1 che non si somministrano l’insulina (terapia per loro salvavita) o ne riducono le dosi al fine di dimagrire. “Si tratta di un DCA caratterizzato da una distorsione dell’immagine del proprio fisico e dall’ossessione per la perdita di peso che provoca una negligenza volontaria della somministrazione di insulina, parziale o totale, al fine di perdere peso”, spiega a Sky TG24 Valentina Fragale, Nutrizionista del Team Diabete del Centro per le Malattie Endocrine e Metaboliche del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. “È una condizione da evitare perché in questo caso la pericolosità propria di un disturbo del comportamento alimentare si associa a una patologia cronica che prevede la somministrazione di insulina a ogni pasto e il cui trattamento viene quasi sistematicamente omesso”.
Quali possono essere le cause scatenanti?
Quelle principali sono la non accettazione del diabete e la difficoltà psicologica che sfocia in disturbo del comportamento alimentare. Il contraccolpo di una diagnosi di diabete di tipo 1 può essere importante e non sempre è facile metabolizzare la notizia. Nelle prime fasi, infatti, sono molto utili visite ravvicinate da parte di un team multidisciplinare che abbia al suo interno la figura del diabetologo, dello psicologo e del nutrizionista.
Come si manifesta questo disturbo?
Quando si soffre di questo DCA si alternano momenti di abbuffate a momenti di eliminazione volontaria del cibo ingerito attraverso il vomito autoindotto, l’uso di lassativi o l’aumento dell’attività fisica con lo scopo di perdere peso. La bulimia in persone con diabete di tipo 1 si presenta con l’omissione della somministrazione di insulina, che provoca uno scarso controllo glicemico. La diretta conseguenza di questo comportamento è la poliuria, la polidipsia e il calo ponderale: i segni tipici del diabete. Se questo comportamento si protrae nel tempo potrebbe sfociare in un evento acuto quale può essere la chetoacidosi diabetica, che può portare al coma.
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