Magnetoterapia
La magnetoterapia (o elettromagnetoterapia) è un tipo di terapia alternativa che utilizza i benefici dei campi magnetici a scopo curativo e riabilitativo.
La finalità è quella di stimolare la rigenerazione cellulare; a tal proposito viene principalmente impiegata in caso di fratture che presentino difficoltà nel rinsaldarsi sebbene si sia dimostrata efficace anche in caso di osteoporosi e dolori muscolari.
I principali benefici della magnetoterapia consistono in un’azione antinfiammatoria; ha inoltre un effetto antidolorifico, migliora la circolazione sanguigna e accelera la calcificazione delle fratture e la cicatrizzazione delle ferite.
La magnetoterapia impiega i campi elettromagnetici per curare patologie caratterizzate da dolore ed infiammazione e per stimolare la formazione di nuovo tessuto nelle fratture delle ossa.
Nello specifico, interviene nella cura di disturbi di tipo articolare e reumatico e vi si ricorre in caso di dolori muscolari o distorsioni, osteoporosi, mal di schiena in generale, artrosi, artrite, vene varicose, ernia, formicolii. Trova anche impiego in presenza di ulcere da decubito, epicondiliti o edema.
Per le applicazioni ci si avvale di un apparecchio all’interno del quale si genera un campo elettromagnetico, di frequenza variabile (da pochi hertz a qualche migliaio).
Le frequenze utilizzate dipendono dal disturbo da curare; esistono pertanto tre tipi di magnetoterapia:
- magnetoterapia statica;
- magnetoterapia a bassa frequenza;
- magnetoterapia ad alta frequenza.
Infine, le onde utilizzate nella magnetoterapia sono del tipo non-ionizzanti e non invasive (non presentano cioè rischio biologico per il paziente e per l’eventuale operatore di radiologia), dunque non vengono assorbite dagli organi o dai tessuti.
I trattamenti di magnetoterapia si possono svolgere sia presso strutture specializzate sia in ambito domestico (in seguito all’acquisto / noleggio delle apparecchiature necessarie) sempre e solo dopo un consulto medico con uno specialista.